ADEXE

GRAVEL IN THE LAND OF VENICE

PROVINCIA: VERONA

LOCALITÀ DI PARTENZA: BELFIORE

INTERESSE: GRADEVOLE

PROVINCIA: VERONA
LOCALITÀ DI PARTENZA: BELFIORE
INTERESSE: GRADEVOLE

MAPPA E ALTIMETRIA

mappa percorso terre del risorgimento
altimetria percorso terre del risorgimento

DATI DEL PERCORSO

65,6 km. 70 m 3h 15 min 17 m 25 m
lunghezza dislivello tempo quota min. quota max
65,6 km 70 m 3h 15 min
lunghezza dislivello tempo
17 m 25 m
quota min. quota max

Arte cultura

La storia

La natura

Eno-gastronomia

Impegno fisico

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 0
SENTIERO 0
NON ASFALTATA 23,9%
STERRATO 17,3%
PAVÈ 0,1%
LASTRICATO – S. BIANCA 8,3%
ASFALTO 49,8%

PUNTI DI PASSAGGIO

BELFIORE
ARCOLE Monumento napoleonico
ALBAREDO D’ADIGE
BONAVIGO Ciclopista dell’Adige
LEGNAGO
ROVERCHIARA
TOMBAZOSANA
RONCO ALL’ADIGE

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 0
SENTIERO 0
NON ASFALTATA 23,9%
STERRATO 17,3%
PAVÈ 0,1%
LASTRICATO – S. BIANCA 8,3%
ASFALTO 49,8%

PUNTI DI PASSAGGIO

BELFIORE
ARCOLE
Monumento Napoleonico
ALBAREDO D’ADIGE
BONAVIGO
Ciclopista dell’Adige
LEGNAGO
ROVERCHIARA
TOMBAZOSANA
RONCO ALL’ADIGE

ADEXE / Belfiore – Un itinerario sui passi di Napoleone, lungo le sponde del Fiume Adige che con il suo andamento pigro e lento corre nel cuore della campagna padano-veneta.

LA VISTA (arte e cultura)

A 6 km. da Belfiore, in località Arcole, sorge il Museo Napoleonico “G. Antonelli”, aperto nel 1984, prese il nome dal suo architetto Gustavo Alberto Antonelli. L’edificio attuale, inizialmente, fu adibito a casa di riposo e piccola chiesetta gestita da un ordine di suore, ma, con lunghi e radicali restauri che subì successivamente, arrivò ad assumere le attuali sembianze. All’interno si trova una grande collezione di oggetti ed elementi del periodo napoleonico (dipinti, proclami, acqueforti, ecc), includendo anche una statua che raffigura il generale nei suoi ultimi momenti.

L’UDITO (storia)

Il territorio venne abitato in epoca preromana dai Veneti antichi: reperti di tale presenza sono stati trovati nella zona di Gombion e Castelletto. Nel medioevo si svilupparono tre centri urbani principali: i Comuni di Porcile e Zerpa e la Parrocchia di Bionde. Si svilupparono lungo l’asse della strada imperiale Berengaria, realizzata nel X secolo da re Berengario I. Ben presto la strada Berengaria assunse il nome popolare di Porcilana, per il fatto che attraversava il Comune di Porcile. Le principali famiglie benestanti del paese fecero istanza al Consiglio dei Dodici di Verona per cambiare il nome da Porcile in Belfior, toponimo di una contrada del paese. La richiesta venne accolta solo in parte, poichè accanto a Belfior doveva rimanere l’attestazione “di Porcile”.

Nel 1796 faceva parte della Repubblica di Venezia neutrale e fu retrovia e luogo di passaggio delle truppe francesi che si avvicinavano ad Arcole nei giorni precedenti del 13 – 15 novembre 1796, famosi per la battaglia della vicina isola Arcole, dove si scontrarono i francesi con gli Austriaci. Napoleone fece la riforma amministrativa che sezionava il territorio in dipartimenti. Rientrando del dipartimento dell’Adige, Belfiore divenne d’Adige, perdendo Porcile.

L’OLFATTO (natura)

Lungo il percorso sarà possibile scoprire aree caratterizzate da vaste coltivazioni agricole, frutteti, “boschi fluviali” e praterie tipiche delle terre di pianura lambite dai corsi d’acqua. Un luogo ideale per una passeggiata o pedalata, da soli o in compagnia, all’ombra delle verdi chiome dei pioppi, ascoltando il canto delle tante specie di uccelli che popolano le rive, i canneti e il placido fluire delle acque. Da non perdere il tratto di confluenza tra il torrente Alpone e l’Adige, per l’affascinante gioco d’acqua di innesto dei due fiumi, sul cui sfondo si staglia il ponte il Ponte di Albaredo d’Adige con la sua struttura reticolare in acciaio a tre campate.

Se percorso in autunno, si può essere partecipi della transumanza degli ovini sugli argini del Fiume Adige e vi sembrerà di ammirare la tela di un paesaggio bucolico.

Il GUSTO (enogastronomia)

Mele antiche e dal sapore inconfondibile rendono l’affascinante comune di Belfiore, nella provincia veronese, ancora più interessante. Si dice che il Melo Decio di Belfiore, sia una varietà antichissima, probabilmente conosciuta sin da epoca romana, che solo in questa zona ha trovato le giuste caratteristiche pedoclimatiche per sviluppare le sue migliori proprietà. Per ottenere buoni Meli Deci sono necessari i terreni freschi del Medio e Basso Veronese e il loro corretto sviluppo può essere garantito soltanto dalla cura di agricoltori in grado di coltivare frutti grossi e sani ricorrendo ai giusti metodi di potatura, concimazione e difesa dai parassiti. Non è semplice, dunque, curare questa varietà di meli ed oggi soltanto nella zona di Belfiore è possibile trovare alcuni sporadici impianti ed alberi di Melo Decio. La produzione, infatti, in quasi tutta questa zona del Veronese è stata abbandonata nel corso degli anni ’70 e ’80 ma grazie all’impegno di un piccolo gruppo di produttori professionisti sostenuti anche dalla Fondazione Slow Food, è ancora possibile gustare questi particolari pomi veronesi.

TATTO (impegno fisico)

Un piacevole percorso ad anello, completamente pianeggiante, che si svolge prevalentemente su stradine arginali sterrate che seguono il grande Fiume Adige con una privilegiata vista dall’alto sul paesaggio della campagna veronese. L’itinerario, all’insegna della riscoperta di una quotidianità vissuta in armonia con la natura, unisce Belfiore con Legnago, passando per Albaredo d’Adige e Ronco all’Adige, due città che vivono da sempre in relazione con il fiume.

DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI

I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).

Si ricorda che tutti gli itinerari sono aperti al traffico veicolare, pertanto devono essere percorsi rispettando il codice della strada e delle vigenti leggi.

L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.

L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.

Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.

I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.

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