TERRE ALTE

GRAVEL IN THE LAND OF VENICE

PROVINCIA: BELLUNO

LOCALITÀ DI PARTENZA: COMELICO SUPERIORE

INTERESSE: ECCEZIONALE

PROVINCIA: BELLUNO
LOCALITÀ DI PARTENZA: COMELICO SUPERIOIRE
INTERESSE: ECCEZIONALE

MAPPA E ALTIMETRIA

mappa percorso valbelluna
altimetria percorso valbelluna

DATI DEL PERCORSO

54,8 km. 1450 m 4h 30min 910 m 1920 m
lunghezza dislivello tempo quota min. quota max
54,8  km. 1450 m 4h 30min
lunghezza dislivello tempo
910 m 1920 m
quota min. quota max

Arte cultura

La storia

La natura

Eno-gastronomia

Impegno fisico

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 0
SENTIERO 0
NON ASFALTATA 41,6%
STERRATO 0
PAVÈ 0
LASTRICATO – S. BIANCA 32,5%
ASFALTO 25,9%

PUNTI DI PASSAGGIO

PADOLA Museo della Cultura Alpina Ladina del Comelico
CAMPITELLO
SANTO STEFANO DI CADORE
CAMPOLONGO Lago delle Tose
VAL VISDENDE “Giro delle Malghe”
Monte Peralba e le sorgenti del Piave
FORCELLA ZOVO
MONTE ZOVO
COSTA
CANDIDE
VAL GRANDE Rifugi Berti e Lunelli

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 0
SENTIERO 0
NON ASFALTATA 41,6%
STERRATO 0
PAVÈ 0
LASTRICATO – S. BIANCA 32,5%
ASFALTO 25,9%

PUNTI DI PASSAGGIO

PADOLA
Museo della Cultura Alpina Ladina del Comelico
CAMPITELLO
SANTO STEFANO DI CADORE
CAMPOLONGO
VAL VISDENDE
“Giro delle Malghe”
Monte Peralba e le sorgenti del Piave
FORCELLA ZOVO
MONTE ZOVO
COSTA
CANDIDE
VAL GRANDE
Rifugi Berti e Lunelli

TERRE ALTE / Comelico Superiore – Siamo nell’area più a nord della Provincia di Belluno confinante con la Provincia autonoma di Bolzano e l’Austria. L’incontaminata Val Visdende e il profilo dell’antico vulcano del Col Quaternà, saranno le cartoline ricordo di questo tour.

LA VISTA (arte e cultura)

Le Dolomiti del Comelico nascondono tesori inestimabili per gli amanti della cultura in tutte le sue forme. Musei, palazzi storici, itinerari culturali, sono solo alcune delle attività che vi aspettano per conciliare le esperienze nella natura con una buona dose di nuovo sapere. Dai dinosauri fino all’arte contemporanea, i musei della Val Comelico propongono delle fantastiche opzioni per una giornata culturale: uno di questi conserva lo scheletro intatto in ogni sua parte di uno dei più antichi dinosauri mai ritrovati al mondo: si tratta di un “Ceratope”!

Anche la spiritualità è da secoli un elemento di forza e di distinzione in Val Comelico, complice la potenza della natura selvaggia e incontaminata e la sua influenza sull’animo umano. I capitelli e le chiese della valle racchiudono tutta questa straordinaria potenza conservando particolarità artistiche molto diverse da quelle ritrovabili in altre zone italiane ed europee!

L’UDITO (la storia)

In Comelico, non essendosi avuto alcun ritrovamento archeologico, non si può fare nessuna ipotesi e dobbiamo limitarci a pensare che la sua storia segua quella di tutto il Cadore per il periodo preistorico. Successivamente, giunsero su tale territorio il popolo Ligure con gli Euganei, gli Illirici e, infine, i Veneti seguiti da Galli e Celti. Probabilmente dopo il 500 il Comelico si popolò definitivamente il Comelico, a seguito delle popolazioni in fuga dai Bajuvari (attuali Bavaresi). Nel 1027, il Cadore entrò a far parte dei possedimenti del Patriarcato di Aquileia e successivamente alla Serenissima repubblica di Venezia, fino al 1797 quando subentrò il dominio napoleonico. La storia recente è tristemente nota a causa delle aspre battaglie che durante la guerra del 1915-1918 insanguinarono le vette dei monti, una guerra che portò, dopo la sconfitta di Caporetto, le truppe austriache in queste valli dalle quali la popolazione fu costretta a scappare e chi non lo fece assistette al triste spettacolo di devastazione portata dal nemico.

L’OLFATTO (la natura)

La Val Comelico è circondata da maestose cime dolomitiche che, per la loro unicità e bellezza, sono parte del patrimonio UNESCO. Tra montagne di eccezionale splendore troneggiano rigogliosi boschi di abeti che si alternano a distese immense di prati e pascoli a perdita d’occhio.

Sicuramente l’emblema di questo territorio è la Val Visdende, tra le più conosciute valli alpine, famosa per i suoi maestosi boschi di abeti rossi e per la sua particolare integrità naturale. Si trova in un’area racchiusa da una stretta gola da cui è possibile vedere perfettamente lo straordinario monte Peralba e raggiungere, tramite sentieri e mulattiere, il confine con l’Austria. Il paesaggio della valle, preservata dai flussi turistici di massa, è autentico e naturalmente integro, dominato da alberi secolari tra i quali spiccano gli abeti di risonanza e si nasconde la famosissima Regina della Val Comuna, il più antico albero della sua specie in tutta la regione. Nel 2018, la Val Visdende è stata purtroppo il palcoscenico dalla Tempesta Vaia che ha distrutto circa un quarto di tutto il patrimonio boschivo, ovvero 150.000 metri cubi di legno pregiato. Grazie al duro lavoro e alla grande passione di un’associazione locale, è nato il progetto  “Casa Armonica”, per il recupero e valorizzazione del bosco, ed è stato installato il Palco Vaia che ogni estate ospita concerti, spettacoli ed eventi in armonia con la natura.

IL GUSTO (l’enogastronomia)

Numerosi sono i piatti tipici, primi delicati, piatti unici corposi e succulenti o ancora dolci tradizionali molto semplici ma dal gusto particolare che si potranno assaggiare nei locali della Val Comelico. Vi suggeriamo di provare i caratteristici “casunzì” (raviolo ripieni di patate) o i profumatissimi porcini raccolti nei boschi che abbinati ad una gustosissima polenta costituiscono una delizia anche per i palati più raffinati.

Nel comprensorio del Comelico i prodotti e i piatti sono quelli della tradizione montana e, come in ogni area montana che si rispetti, le produzioni lattiero-casearie la fanno da padrone.

Il formaggio Comelico rappresenta una eccellenza ma non meno significativi sono latte, panna, burro, ricotta, tutti prodotti dal sapore deciso e dall’elevato grado di genuinità. Nella gamma delle carni da non perdere i prosciutti, lo speck e le “pendole” di polpa di manzo.

IL TATTO (impegno fisico)

Percorso dalle caratteristiche dolomitiche, parte da Padola in discesa verso Santo Stefano lungo la ciclabile del Comelico per poi proseguire, attraverso i borghi della valle, lungo la ciclabile del Piave. Dopo l’abitato di Presenaio inizia la lunga salita, dapprima su asfalto che ci condurrà nella bucolica Val Visdende, per poi proseguire su sterrato verso Forcella Zovo e raggiungere la sommità di Monte Zovo.

Lo sterrato riserva qualche passaggio tecnico dovuto alla presenza di radici o residui di lavori forestali.

La discesa ci condurrà verso Coste e i paesi dell’Alto Comelico, Candide e Dosoledo, con magnifici panorami sulle Dolomiti di Sesto.

Il rientro si svilupperà lungo i sentieri della Val Grande che in inverno ospitano le piste di sci nordico.

DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI

I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).

Si ricorda che tutti gli itinerari sono aperti al traffico veicolare, pertanto devono essere percorsi rispettando il codice della strada e delle vigenti leggi.

L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.

L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.

Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.

I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.

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