MONTELLO

GRAVEL IN THE LAND OF VENICE

PROVINCIA: TREVISO

LOCALITÀ DI PARTENZA: NERVESA DELLA BATTAGLIA

INTERESSE: SUPERLATIVO

PROVINCIA: TREVISO
LOCALITÀ DI PARTENZA: NERVESA DELLA BATTAGLIA
INTERESSE: SUPERLATIVO

MAPPA E ALTIMETRIA

Mappa Girasile
planimetria girasile

DATI DEL PERCORSO

75,9 km. 660 mt. disl.+ 04:00′ 50 mt. 310 mt.
lunghezza dislivello tempo quota min. quota max
75,9 km. 660 mt. disl.+ 04:00′
lunghezza dislivello tempo
50 mt. 310 mt.
quota min. quota max

Arte cultura

La storia

La natura

Eno-gastronomia

Impegno fisico

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 15,2%
SENTIERO 39,6%
NON ASFALTATA 0
STERRATO 9,2%
PAVÈ 0
LASTRICATO – STRADA BIANCA 13,9%
ASFALTO 22,1%

PUNTI DI PASSAGGIO

NERVESA DELLA BATTAGLIA Sacrario Militare della Grande Guerra
Fondazione Jonathan Collection – Aerei Storici Famosi
Abbazia di Sant’Eustachio
Monumento Francesco Baracca
La Certosa
Grotte del Tavaran
GIAVERA DEL MONTELLO Santi Angeli
Cimitero inglese della Grande Guerra
Ciclabile La Tradotta
Strada Storica Conca Vecchia
VOLPAGO DEL MONTELLO Strada Militare
Villa Loredan
ARCADE Villa Dalla Zonca
MONTEBELLUNA Villa Correr – Pisani
MEVE – Memoriale Veneto Grande Guerra
Ciclabile Stradon del Bosco
CIANO DEL MONTELLO Grave del Piave – Campi di Battaglia della Prima Guerra Mondiale
Cippo degli Arditi
Fontana del Buoro

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 15,2%
SENTIERO 39,6%
NON ASFALTATA 0
STERRATO 9,2%
PAVÈ 0
LASTRICATO – STRADA BIANCA 13,9%
ASFALTO 22,1%

PUNTI DI PASSAGGIO

NERVESA DELLA BATTAGLIA
Sacrario Militare della Grande Guerra
Fondazione Jonathan Collection – Aerei Storici Famosi
Abbazia di Sant’Eustachio
Monumento Francesco Baracca
La Certosa
Grotte del Tavaran
GIAVERA DEL MONTELLO
Santi Angeli
Cimitero inglese della Grande Guerra
Ciclabile La Tradotta
Strada Storica Conca Vecchia
VOLPAGO DEL MONTELLO
Strada Militare
Villa Loredan
ARCADE
Villa Dalla Zonca
MONTEBELLUNA
Villa Correr – Pisani
MEVE – Memoriale Veneto Grande Guerra
Ciclabile Stradon del Bosco
CIANO DEL MONTELLO
Grave del Piave – Campi di Battaglia della Prima Guerra Mondiale
Cippo degli Arditi
Fontana del Buoro

Dalle prese, alle testimonianze vive della Grande Guerra, al Bosco della Serenissima. Il Piccolo Monte a forma di tartaruga è come una calamita che attrae energia positiva. Lasciamoci contagiare!

Il Montello ha una peculiarità: le prese, e ne ha ben 21! Ma cosa sono queste prese? Il nome deriva da “prendere il legname” dato dalla Serenissima che si riforniva, proprio nei rigogliosi boschi del Montello, di legname per l’arsenale e per costruire le palafitte su cui si fondava e si fonda Venezia.

LA VISTA (arte e cultura)

Pedaleremo tra i ricordi tragici della Grande Guerra ma anche tra le bellezze delle Ville Venete che testimoniano la presenza della Repubblica Veneziana.

Molte di queste Ville, eleganti e magnifiche, accolgono musei di grande interesse: Villa Correr Pisani a Montebelluna, accoglie il Memoriale Veneto della Grande Guerra (MEVE). Sempre a Montebelluna la seicentesca Villa Biagi, dedica un’intera sezione alle Scienze Naturali. A Istrana, Villa Lattes, un importante edificio del 1715 realizzato dall’architetto Giorgio Massari.

L’UDITO (storia)

Il Montello è un “memorial a cielo aperto” della Grande Guerra. Percorrendo le stradine di presa, tutte indicate da un numero e da un nome, saremo immediatamente “trafitti” dalla storia.

A Nervesa della Battaglia, dove inizia il nostro viaggio, la prima presa prende il nome dal memoriale immerso nel bosco di Francesco Baracca. Sempre nella presa I, poco lontano dal monumento di Baracca, c’è l’abbazia di Sant’Eustachio, un monastero benedettino oggi in rovina. E nel punto dove si ergono i resti dell’abbazia si può scorgere il Sacrario dedicato ai caduti della prima guerra mondiale. Riserviamoci poi un momento di riflessione, di quiete e di pace  al Cimitero Inglese che troviamo lungo lo stradone del bosco. È un piccolo cimitero ma molto suggestivo e toccante. E di presa in presa arriviamo alla numero 16, direzione Ciano del Montello. Da qui seguiamo le indicazioni per l’Osservatorio del Re: un bunker costruito sotto una casa rurale nel 1917

L’OLFATTO (natura)

Il Piccolo Monte boscoso e dalla terra rossa, ricco di doline carsiche, grotte e risorgive ci corteggia e ci fa cadere tra le sue braccia senza esitazioni.

Il Montello vive di una particolare posizione geografica che lo rende una delle aree naturali più importanti del Veneto. Al confine tra le Prealpi, la pianura e vicino al Piave, ospita una ricca biodiversità. A dominare il paesaggio del Montello è il bosco con tutti i suoi segreti che incontreremo lungo il nostro viaggio. Come la Grotta del Tavaron Grande in direzione con al suo interno una piccola sorgente.

Il GUSTO (enogastronomia)

A soli 20 km da Treviso, nella pianura verde del Piave, il Montello è parte integrante della “Marca gioiosa e amorosa”, così chiamato nel medioevo il territorio trevigiano.

E come tutto il territorio sicuramente non ci deluderà a tavola perché con i suoi sapori da assaggiare e i suoi  vini da sorseggiare, la provincia di Treviso è la patria del mangiar e bere bene.

TATTO (impegno fisico)

Partiamo da Nervesa della Battaglia, uno dei cinque comuni che si suddividono il Piccolo Monte. Ci dirigiamo lungo la via dei Croderi, fiancheggiando il Piave in direzione nord, giungendo nei pressi dell’avio-superficie Jonathan. Da qui iniziamo a salire verso la collina del Montello. Passando da presa a presa, incontriamo i vari siti commemorativi della Grande Guerra. Continuiamo, sempre in salita fino alla presa X per poi iniziare la discesa della Strada Militare, fino a Giavera del Montello. Qui incrociamo la ciclabile della Tradotta. Da questo momento termina la parte più impegnativa del percorso che diventa pianeggiante fino a Montebelluna. Imbocchiamo la strada sterrata dello Stradon del Bosco che ci accompagnerà fino a Ciano – Crocetta del Montello. Proseguiamo poi  lungo le grave del Piave, alternando tratti della ciclabile “La Piave” (in costruzione) a sterrati e single track, fino al rientro.

DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI

I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).

Si ricorda che tutti gli itinerari sono aperti al traffico veicolare, pertanto devono essere percorsi rispettando il codice della strada e delle vigenti leggi.

L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.

L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.

Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.

I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.

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