PEDEMONTANA DEL CANOVA

GRAVEL IN THE LAND OF VENICE

PROVINCIA: TREVISO

LOCALITÀ DI PARTENZA: POSSAGNO

INTERESSE: SUPERLATIVO

PROVINCIA: TREVISO
LOCALITÀ DI PARTENZA: POSSAGNO
INTERESSE: SUPERLATIVO

MAPPA E ALTIMETRIA

Mappa Girasile
planimetria girasile

DATI DEL PERCORSO

58,2 km. 1.010 mt. disl.+ 03:30′ 130 mt. 440 mt.
lunghezza dislivello tempo quota min. quota max
58,2 km. 1.010 mt. disl.+ 03:30′
lunghezza dislivello tempo
130 mt. 440 mt.
quota min. quota max

Arte cultura

La storia

La natura

Eno-gastronomia

Impegno fisico

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 10,1%
SENTIERO 37,2%
NON ASFALTATA 0
STERRATO 0
PAVÈ 0
LASTRICATO – STRADA BIANCA 37,6%
ASFALTO 15,1%

PUNTI DI PASSAGGIO

POSSAGNO Tempio del Canova
Gipsoteca
CRESPANO DEL GRAPPA
ROMANO D’EZZELINO Col Bastia – Torre Ezzelina
BORSO DEL GRAPPA Oasi di San Daniele
Le Volpere
LIEDOLO Trincee Col San Lorenzo
CASTELLARO
CASTELCUCCO Col Muson

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 10,1%
SENTIERO 37,2%
NON ASFALTATA 0
STERRATO 0
PAVÈ 0
LASTRICATO – STRADA BIANCA 37,6%
ASFALTO 15,1%

PUNTI DI PASSAGGIO

POSSAGNO
Tempio del Canova
Gypsoteca
CRESPANO DEL GRAPPA
ROMANO D’EZZELINO
Col Bastia – Torre Ezzelina
BORSO DEL GRAPPA
Oasi di San Daniele
Le Volpere
LIEDOLO
Trincee Col San Lorenzo
CASTELLARO
CASTELCUCCO
Col Muson

Durante questo viaggio avremo sopra di noi la Cima del Monte Grappa che domina con i suoi 1750 metri di altezza. E avremo anche il Maestro Canova che ci indica la via. Un viaggio nella memoria e nella bellezza.

Il percorso inizia a Possagno, proprio lungo la salita che conduce al tempio del Canova. Ci immergeremo nei boschi di castagni, sempre lungo le falde del Monte Grappa.

LA VISTA (arte e cultura)

Pedaleremo nell’eterna bellezza che ci ha lasciato il Maestro attraverso le sculture ispirate alla Grecia antica

Antonio Canova nasce nel 1757 a Possagno, una zona ricca di cave di pietra. Il Maestro riteneva i capolavori della scultura greca il punto più alto mai raggiunto dall’arte. E quindi decise di far rivivere le forme e la bellezza del mondo classico studiando con cura i metodi di lavorazione degli scultori greci. A Possagno, punto di partenza e di arrivo del nostro viaggio incontreremo la Gipsoteca che raccoglie i modelli originali in gesso delle sculture di Antonio Canova.  Purtroppo nel 1917, durante la prima guerra mondiale, una granata colpì la Gipsoteca e alcuni gessi furono completamente distrutti o lesionati. Una grandiosa opera di restauro, fortunatamente, fece rinascere la struttura che fu riaperta ai visitatori nel 1922. Accanto alla Gipsoteca si trova la casa del Canova con il brolo (il frutteto) e il giardino.
Dopo il rovinoso terremoto del 1695 la casa fu ristrutturata e ampliata. La casa che si vede oggi è quella che il Maestro ristrutturò tra la fine del Settecento, facendo costruire la Torretta, e l’inizio dell’Ottocento, ricavando la Sala degli Specchi.

L’UDITO (storia)

Il Monte Grappa e la Grande Guerra riecheggiano per tutto il nostro viaggio

Nella nostra memoria il Grappa è legato inesorabilmente alle due guerre mondiali. In particolar modo la prima, dopo la disfatta di Caporetto, la montagna con la sua cima a 1750 metri, divenne uno dei punti cruciali della difesa italiana. L’ossario del Monte Grappa è, assieme a Redipuglia, uno dei sacrari militari più importanti della Grande Guerra

L’OLFATTO (natura)

Entreremo nei boschi, in un gioco di luci e ombre   lasciandoci inebriare dai profumi di castagni in fiore

Ed entreremo anche nell’Oasi di San Daniele, un’area estesa circa 70.000 metri quadri con una difficile storia per fortuna finita bene. Dagli anni ’60 fino al 1984, l’area centrale dell’Oasi fu sfruttata come cava d’argilla. Caduta in disuso, nel 1997 fu oggetto di grande attenzione per l’apertura di una discarica per rifiuti molto tossici. Ma con l’impegno dei Comuni del territorio e dei cittadini, dopo dieci anni di battaglie l’area è stata trasformata in un’oasi ricca di biodiversità.

Il GUSTO (enogastronomia)

A Possagno si mangia una meringa che s’ispira alla nitidezza delle opere in gesso di Antonio Canova. Ha la stessa friabilità della spumiglia e si trova nella pasticceria a pochi metri dalla Gipsoteca ai piedi della salita al tempio del Canova. Ma ci sono anche  tantissimi piatti di ottima qualità e spesso poco conosciuti: arrosto morto, baicoli, frittata di radicchio, manai, risotto con radicchio rosso e torta sabbiosa

TATTO (impegno fisico)

Questo percorso richiede un certo impegno fisico per via di alcuni tratti all’interno del bosco che diventano impegnativi quando piove e anche per la presenza di un moderato dislivello (820 m). Quando giungiamo a Crespano, incominciamo a scendere verso Romano d’Ezzellino, dove affronteremo alcune salitine corte ma secche: la Rocca e Col Bastia. Dopo aver attraversato l’oasi di San Daniele, troviamo un’altra serie di “muri” presso Le Volpere, Liedolo, Collalto e Castellaro. Raggiungeremo Crespano attraverso gli sterrati del Piovego e poi il passaggio tecnico di Col Muson. Prima su sfondo lastricato poi giù per una discesa che richiede attenzione per il terreno smosso, giungeremo a Cunial: siamo alle porte di Possagno.

DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI

I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).

Si ricorda che tutti gli itinerari sono aperti al traffico veicolare, pertanto devono essere percorsi rispettando il codice della strada e delle vigenti leggi.

L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.

L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.

Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.

I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.

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