COLLALTO

GRAVEL IN THE LAND OF VENICE

PROVINCIA: TREVISO

LOCALITÀ DI PARTENZA: SUSEGANA

INTERESSE: SUPERLATIVO

PROVINCIA: TREVISO
LOCALITÀ DI PARTENZA: SUSEGANA
INTERESSE: SUPERLATIVO

MAPPA E ALTIMETRIA

Mappa La Dama
planimetria la dama

DATI DEL PERCORSO

55,1 km. 610 mt. disl.+ 03:30′ 40 mt. 230 mt.
lunghezza dislivello tempo quota min. quota max
55,1 km. 610 mt. disl.+ 03:30′
lunghezza dislivello tempo
40 mt. 230 mt.
quota min. quota max

Arte cultura

La storia

La natura

Eno-gastronomia

Impegno fisico

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 6,9%
SENTIERO 49,4%
NON ASFALTATA 0
STERRATO 7,4%
PAVÈ 0
LASTRICATO – STRADA BIANCA 19,3%
ASFALTO 17,0%

PUNTI DI PASSAGGIO

SUSEGANA Castello di San Salvatore
SANTA LUCIA DI PIAVE Antiche Fiere
PONTE DELLA PRIULA
COLFOSCO Trail lungo il Piave – Ponte Romano
PIEVE DI SOLIGO Bosco di Collalto
COL SANDAGO Strada panoramica Fornaci di Collalto
CREVADA Strada panoramica di San Giuseppe
COLLALTO Borgo Luce
Turnichè
Castello di Collalto
Strada panoramica del Collalto

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 6,9%
SENTIERO 49,4%
NON ASFALTATA 0
STERRATO 7,4%
PAVÈ 0
LASTRICATO – STRADA BIANCA 19,3%
ASFALTO 17,0%

PUNTI DI PASSAGGIO

SUSEGANA
Castello di San Salvatore
SANTA LUCIA DI PIAVE
Antiche Fiere
PONTE DELLA PRIULA
COLFOSCO
Trail lungo il Piave – Ponte Romano
PIEVE DI SOLIGO
Bosco di Collalto
COL SANDAGO
Strada panoramica Fornaci di Collalto
CREVADA
Strada panoramica di San Giuseppe
COLLALTO
Borgo Luce
Turnichè
Castello di Collalto
Strada panoramica del Collalto

Si pedala tra  roccaforti medievali e distese di vigneti che i nostri occhi seguono fino a perdersi all’orizzonte. Un paesaggio tra i più suggestivi, quasi magico, della Marca Trevigiana.

Ci troviamo a Susegana, ai piedi delle possenti mura del Castello di San Salvatore. E prima di partire con la nostra bici per questa nuova avventura, sediamoci un attimo e godiamoci il silenzio e la bellezza.

LA VISTA (arte e cultura)

Il Castello di San Salvatore con la sua magnificenza, svetta incontrastato da ben otto secoli su tutta la pianura. I nostri occhi si riempiranno di una luce che ci accompagnerà per tutto il tempo che pedaleremo.

Il Castello fu costruito nel XIV secolo dai Collalto, una potente famiglia di origine longobarda. Con la prima guerra mondiale, che travolse il territorio, il Castello San Salvatore venne gravemente danneggiato.
Ma la famiglia Collalto avviò una lunga fase di recupero fino al 2003 anno dell’inaugurazione del nuovo castello. Il castello di Collalto invece subì una distruzione quasi totale. Oggi si possono vedere solo alcuni tratti murari della cinta oltre al grande torrione.

L’UDITO (storia)

La storia della Marca Trevigiana è piena di simboli arcani, antiche presenze, alchimia e arte, tiranni e cavalieri. Racconti tutti da scoprire. E il castello di Collalto ne ha uno molto triste: la storia di Bianca

Il Conte Rambaldo VIII di Collalto, morto nel 1325, sposò in seconde nozze Chiara di Camino. Chiara non era bella ed era molto gelosa del marito. Tra le sue ancelle ve ne era una bellissima di nome Bianca. Il Conte se ne innamorò e ne nacque una travolgente passione. Chiara scoperse tutto e dopo la partenza del marito per le crociate si vendicò facendo murare viva la giovane in una torre, che morì di stenti. Il Conte Rambaldo morì in guerra e da allora sembra che il fantasma di Bianca appaia nel castello velato di bianco e con il volto coperto da un velo nero.

L’OLFATTO (natura)

Pedaliamo nel passato ma anche nella natura respirando atmosfere d’altri tempi che ricordano antiche battute di caccia, fitte foreste e ruscelli.

Qualcuno ha paragonato la storica Tenuta dei Conti Collalto a un pezzo di Toscana affacciato sulla Valle del Piave. E il paragone non è mai stato così azzeccato perché il fascino di questo paesaggio sta in una mescolanza di atmosfere rurali e selvatiche, con strade sterrate, viali alberati e sentieri da fare a piedi o in bicicletta.

Il GUSTO (enogastronomia)

In questo scenario d’altri tempi, l’azienda agricola Borgoluce s’inserisce in perfetta armonia e seduce i visitatori.

Borgoluce si trova a Susegana e si estende su un’area di oltre 1000 metri di ettari  tra boschi, vigneti, pascoli e sentieri. Qui la genuinità si può toccare davvero con mano: allevamenti allo stato brado, prati dove cavalli, bovini, suini e pecore crescono liberi. Colline in cui i vigneti si alternano a boschi e pascoli. Pianure coltivate a mais, frumento e orzo, noceti e melograni. Un tempo tutta questa varietà garantiva i prodotti necessari alla quotidianità. Oggi questa tradizione è rimasta: si chiama biodiversità e la troviamo nei sapori autentici dei ristoranti, della cantina e della foresteria.

TATTO (impegno fisico)

L’anello che parte da Susegana è lungo 55 km e per i primi 25 km è pianeggiante. Da Colfosco si scende poi sul greto del Piave lungo il percorso naturalistico, il fondo è di terra battuta e sabbia: serve un po’ di tecnica ed equilibrio. La parte finale è leggermente movimentata stile “Liegi Bastogne” con tre salite, di cui due di medio impegno e una impegnativa. Giunti al Castello di Collalto si apre uno dei passaggi più belli della Marca Trevigiana: un falsopiano in sterrato sul crinale della collina.

DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI

I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).

Si ricorda che tutti gli itinerari sono aperti al traffico veicolare, pertanto devono essere percorsi rispettando il codice della strada e delle vigenti leggi.

L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.

L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.

Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.

I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.

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