LA VITTORIA

GRAVEL IN THE LAND OF VENICE

PROVINCIA: TREVISO

LOCALITÀ DI PARTENZA: VITTORIO VENETO

INTERESSE: SUPERLATIVO

PROVINCIA: TREVISO
LOCALITÀ DI PARTENZA: VITTORIO VENETO
INTERESSE: SUPERLATIVO

MAPPA E ALTIMETRIA

Mappa La Dama
planimetria la dama

DATI DEL PERCORSO

65,1 km. 990 mt. disl.+ 04:30′ 80 mt. 380 mt.
lunghezza dislivello tempo quota min. quota max
65,1 km. 990 mt. disl.+ 04:30′
lunghezza dislivello tempo
80 mt. 380 mt.
quota min. quota max

Arte cultura

La storia

La natura

Eno-gastronomia

Impegno fisico

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 1,7%
SENTIERO 27,9%
NON ASFALTATA 0
STERRATO 3,3
PAVÈ 0.3%
LASTRICATO 42,4%
ASFALTO 24,4%

PUNTI DI PASSAGGIO

VITTORIO VENETO Borgo di Ceneda
Borgo di Serravalle
Castello del Vescovo
Ciclabile del Meschio
SAN GIACOMO DI VEGLIA
CAPPELLA MAGGIORE
MESCOLINO MINELLE Casa nativa di Ottavio Bottecchia
COLLE UMBERTO
MENARE’
OGLIANO Strada Bianca panoramica Val Caldregne
Strada Bianca panoramica del Bozzet – Borgo Antico
FORMENIGA
CORBANESE Le Perdonanze

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 1,7%
SENTIERO 27,9%
NON ASFALTATA 0
STERRATO 3,3
PAVÈ 0,3%
LASTRICATO 42,4%
ASFALTO 24,4%

PUNTI DI PASSAGGIO

VITTORIO VENETO
Borgo di Serravalle
Castello del Vescovo
Ciclabile del Meschio
SAN GIACOMO DI VEGLIA
CAPPELLA MAGGIORE
MESCOLINO MINELLE 
Casa nativa di Ottavio Bottecchia
COLLE UMBERTO
MENARE’
OGLIANO
Strada Bianca panoramica Val Caldregne
Strada Bianca panoramica del Bozzet – Borgo Antico
FORMENIGA
CORBANESE
Le Perdonanze

Questo itinerario vi riserverà una  sorpresa (se siete fortunati) del tutto inaspettata…

Siamo sulle colline delle Perdonanze (nome che deriva da una chiesetta meta da secoli dei pellegrinaggi degli abitanti di Ceneda) e se la giornata è limpida potete spaziare lo sguardo e cogliere la laguna di Venezia. In ogni caso, il colpo d’occhio è così incantevole da non farvi rammaricare se non riuscite a vedere Venezia.

LA VISTA (arte e cultura)

Impossibile non riempirsi gli occhi di bellezza e nostalgia a Vittorio Veneto “Città d’arte”

Grazie all’eccellenza del suo patrimonio artistico, storico e architettonico,  Vittorio Veneto si può ben fregiare del titolo di “Città d’arte”. Sono otto, infatti, i musei aperti al pubblico che spaziano dalla Galleria Civica con oltre seicento opere d’arte al Museo Geologico. E può fregiarsi anche del titolo di “Città delle Musica” per avere dato i natali a Lorenzo da Ponte, poeta e librettista delle più famose Opere di Mozart.

L’UDITO (storia)

Provate a sollevare la testa mentre pedalate e a prestare attenzione ai rumori che vengono da lontano: siete sul fronte italo-austriaco dove si è consumata la grande battaglia che pose fine alla prima guerra mondiale con la resa degli austriaci

Vittorio Veneto nasce dall’unione di due antichi borghi, Ceneda e Serravalle, entrambi ricchi di memorie storiche. Due realtà urbane che seppur distanti tra loro qualche chilometro, sono sempre state legate e complementari. Il centro di Serravalle si può raggiungere costeggiando il corso del torrente Meschio, tra architetture medievali e angoli caratteristici. A Ceneda merita senz’altro una visita la cattedrale le cui origini risalgono al XIII secolo. E la loggia del Cenedese antica sede municipale.

L’OLFATTO (natura)

Ci sono delle sensazioni olfattive particolari che si possono provare solo nell’ambiente naturale della grotta.  E’ un odore di natura umida, di muschio, di humus e foglie secche. Lungo questo percorso lo potrete sentire …

A pochi chilometri da Vittorio Veneto in località Breda di Fregona, c’è un luogo che è una vera e propria meraviglia naturale. Un’area dove è tutto un susseguirsi di cascate, grotte e corsi d’acqua. Ed è in questo territorio incontaminato e pieno di silenzio, che si trovano le Grotte del Caglieron, sul cui fondo scorre l’omonimo torrente. È la sua acqua, che ha per anni scavato una gola rocciosa calcarea e ha dato vita a numerose cascate, tutte affacciate sulla spettacolare gola.

Il GUSTO (enogastronomia)

I longobardi prima e i veneziani poi hanno lasciato delle tracce importanti nella tradizione culinaria

Il paesaggio collinare è disegnato dai filari di vini pregiati come il Prosecco Superiore. Mentre la cucina è fortemente legata alla storia locale come l‘arte dello spiedo appresa dai Longobardi. Più popolare e contadina è la tradizione delle erbe, usate sia per le loro virtù taumaturgiche sia come contorno. Piatti prelibati e un tempo di facile reperibilità sono gli s’cios (le lumache) e i funghi. Non si può tralasciare la polenta, compagna immancabile dell’alimentazione delle popolazioni locali.

TATTO (impegno fisico)

Lasciata Vittorio Veneto, si percorre la pista ciclabile del fiume Meschio, un’esperienza divertente e arricchente perchè si tratta di una testimonianza a cielo aperto dove natura e storia s’incontrano. Dopo San Giacomo di Veglia si incomincia a salire verso Fratte, per raggiungere il culmine di Col dell’Oca. La successiva discesa ci porterà a Cappella Maggiore e da qui, si affronteranno una quindicina di chilometri in pianura, con qualche strappo, come Colle Umberto, nelle terre di Ottavio Bottecchia. Attraversata la SS Alemagna in località Menarè, affronteremo la parte centrale del percorso, che si sviluppa sulle Colline del Prosecco: un susseguirsi di saliscendi tra vigne, cantine e borghi rurali. Per togliervi il peso delle fatiche suggeriamo una sosta in una delle tante osterie tipiche della zona e degustare un buon bicchiere di Prosecco, “carburante” per affrontare l’impegnativa salita delle Perdonanze. Ultimo ostacolo della giornata, sarà invece il Castello di Ceneda, balcone panoramico su Vittorio Veneto.

DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI

I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).

Si ricorda che tutti gli itinerari sono aperti al traffico veicolare, pertanto devono essere percorsi rispettando il codice della strada e delle vigenti leggi.

L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.

L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.

Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.

I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.

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