ERIDANUS

GRAVEL IN THE LAND OF VENICE

PROVINCIA: ROVIGO

LOCALITÀ DI PARTENZA: OCCHIOBELLO

INTERESSE: GRADEVOLE

PROVINCIA: ROVIGO
LOCALITÀ DI PARTENZA: OCCHIOBELLO
INTERESSE: GRADEVOLE

MAPPA E ALTIMETRIA

mappa percorso flamingos
altimetria percorso flamingos

DATI DEL PERCORSO

72,4 km. 90 m 3 h 30 min 1 m 9 m
lunghezza dislivello tempo quota min. quota max
72,4 km 90  m 3 h 30 min
lunghezza dislivello tempo
1 m 9 m
quota min. quota max

Arte cultura

La storia

La natura

Eno-gastronomia

Impegno fisico

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 0
SENTIERO 0
NON ASFALTATA 14,9%
STERRATO 1,5%
PAVÈ 0
LASTRICATO – S. BIANCA 29,5%
ASFALTO 54,1%

PUNTI DI PASSAGGIO

OCCHIOBELLO
S.MARIA MADDALENA Ponte sul fiume Po
Pioppo Bianco Monumentale
POLESELLA Villa Morosini
GUARDA VENETA
BOSARO
RACCANO
CANARO
PIACENTINA

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 0
SENTIERO 0
NON ASFALTATA 14,9%
STERRATO 1,5%
PAVÈ 0
LASTRICATO – S. BIANCA 29,5%
ASFALTO 54,1%

PUNTI DI PASSAGGIO

OCCHIOBELLO
S.MARIA MADDALENA
Ponte sul Fiume Po
Pioppo Bianco Monumentale
POLESELLA
Villa Morosini
GUARDA VENETA
BOSARO
RACCANO
CANARO
PIACENTINA

ERIDANUS / Occhiobello – Il Fiume Po, primo fiume d’Italia sia per lunghezza che per estensione e portata, è anche il corso d’acqua principale che lambisce a sud la provincia di Rovigo, la percorre da ovest a est e segna il confine con la regione Emilia Romagna.

LA VISTA (arte e cultura)

Il fiume Po era geograficamente conosciuto già ai tempi dell’antica Grecia con il nome di Eridanós (in latino: Eridanus) ad indicare un fiume mitico.

L’antico nome latino Padus – da cui l’aggettivo padano – deriverebbe, secondo l’opinione più diffusa, dalla stessa radice di bodinkòs; secondo altri però, deriverebbe da un’altra parola celto-ligure, pades, indicante una resina prodotta da una qualità di pini selvatici particolarmente abbondante presso le sue sorgenti.

Il nome italiano Po si ottiene quindi dalla contrazione del latino Padus > Pàus > Pàu > Pò. In diverse lingue slave (ceco, slovacco, polacco, sloveno, serbo, croato) ma anche nelle lingue romanze, quali il romeno, spesso si usa ancora chiamare questo fiume Pad o Padus. Parimenti, negli aggettivi di lingua italiana, che solitamente ereditano la vecchia radice latina, esistono ancor oggi le parole paduano, padano, Pianura Padana, fino a Padania, il cui utilizzo si è maggiormente diffuso a partire dagli anni novanta del XX secolo.

L’UDITO (storia)

Rilevamenti archeologici testimoniano che già nella preistoria erano presenti nel territorio prime forme di vita associata localizzate a nord dell’attuale territorio di Occhiobello. Nel corso dei millenni il territorio subì notevoli trasformazioni sia di origine naturale (cataclismi di ogni genere), sia di origine storico-politica in seguito alle continue invasioni di civiltà diverse tra cui i Celti, gli Etruschi, i Galli ecc. Durante la Repubblica romana, il territorio di Occhiobello era considerato un’importante zona rurale di transito. Un periodo oscuro, caratterizzato da distruzioni di beni materiali e sacrifici di vite umane e che interessò tutto il Polesine, iniziò con il regno romano-barbarico di Odoacre. Successivamente divenne Patrimonio di San Pietro, divenendo così feudo ecclesiastico con una organizzazione politica strettamente legata al potere temporale della Chiesa. Il dominio della Santa Sede, fu bruscamente interrotto dall’invasione napoleonica nel 1797. Dopo il Congresso di Vienna, ai Francesi subentrarono gli Austriaci che portarono ancora più malcontento tra la popolazione. Nel 1866, con la pace di Vienna, terminò la dominazione austriaca ed il Veneto fu ceduto al Regno d’Italia. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale riprese la ricostruzione del paese, che subì però ancora un altro rallentamento a causa dell’alluvione del Po del 1951.

L’OLFATTO (natura)

Le specie più caratteristiche del fiume sono luccio, carpa, tinca, persico sole e pesce gatto. Sui fondali fangosi vivono triglie, sogliole, passere e rombi. Sono quasi scomparsi gli storioni ed il gambero d’acqua dolce, mentre si è diffuso molto rapidamente il pesce siluro. Ma il vero protagonista è il Cefalo del Polesine; nelle valli del Po ne vivono cinque specie che si pescano a seconda della stagione climatica.

Il GUSTO (enogastronomia)

La cucina del Polesine si è conquistata un posto importante dopo anni di proposizione dei propri piatti tradizionali, spesso, considerati solo frutto della cucina povera. La peculiarità della cucina è l’anguilla, un pesce che abbonda solo nel Delta del Po e che segna la caratteristica unica della provincia, facendone un piatto sublime. Arriva dal Mar dei Sargassi, ma viene anche allevata in loco. L’abbondanza dell’insolito pesce ha anche alimentato una cucina di grande qualità, specializzata, che trova il suo culmine durante il periodo natalizio, quando il consumo diventa eccezionale. Il modo di proporre l’anguilla è molto limitato è si ferma a solo due menù: arrosto o marinata, due proposte che esaltano il gusto dell’anguilla.

TATTO (impegno fisico)

Percorso facile e pianeggiante che per buona parte percorre la ciclovia del Po, uno degli itinerari cicloturistici europei più importanti. che si snoda da Torino a Venezia solcando l’intera Pianura Padana. Questo itinerario ha il fascino della scoperta e la peculiarità unica di raccontare le tappe fondamentali dell’evoluzione geomorfologica del paesaggio e le principali fasi di antropizzazione.

DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI

I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).

Si ricorda che tutti gli itinerari sono aperti al traffico veicolare, pertanto devono essere percorsi rispettando il codice della strada e delle vigenti leggi.

L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.

L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.

Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.

I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.

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