LA PIAVE

GRAVEL IN THE LAND OF VENICE

PROVINCIA: TREVISO

LOCALITÀ DI PARTENZA: CIMADOLMO

INTERESSE: ATTRATTIVO

PROVINCIA: TREVISO
LOCALITÀ DI PARTENZA: CIMADOLMO
INTERESSE: ATTRATTIVO

MAPPA E ALTIMETRIA

Mappa La Dama
planimetria la dama

DATI DEL PERCORSO

52,9 km. 100 mt. disl.+ 2:30′ 4 mt. 67 mt.
lunghezza dislivello tempo quota min. quota max
52,9 km. 100 mt. disl.+ 02:30′
lunghezza dislivello tempo
4 mt. 67 mt.
quota min. quota max

Arte cultura

La storia

La natura

Eno-gastronomia

Impegno fisico

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 15,1%
SENTIERO 52,7%
NON ASFALTATA 0
STERRATO 0
PAVÈ 0
LASTRICATO – STRADA BIANCA 23,2%
ASFALTO 9%

PUNTI DI PASSAGGIO

CIMADOLMO Grave del Piave
NEGRISIA
PONTE DI PIAVE Fiume Piave – Sacro alla Patria
SALETTO DI PIAVE Bunker della Prima Guerra Mondiale
CANDELU’
SALETTUOL Monumento 7a divisione inglese
LOVADINA Area di Memoria e Onore ai Caduti
PONTE DELLA PRIULA
SAM MICHELE DI PIAVE Panchina mosaicata

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 15,1%
SENTIERO 52,7%
NON ASFALTATA 0
STERRATO 0
PAVÈ 0
LASTRICATO – STRADA BIANCA 23,2%
ASFALTO 9%

PUNTI DI PASSAGGIO

CIMADOLMO
Grave del Piave
NEGRISIA
Fiume Piave – Sacro alla Patria
SALETTO DI PIAVE
Bunker della Prima Guerra Mondiale
CANDELU’
SALETTUOL
Monumento 7a divisione inglese
LOVADINA
Area di Memoria e Onore ai Caduti
PONTE DELLA PRIULA
SAN MICHELE DI PIAVE
Panchina mosaicata

Grande protagonista del nostro viaggio è il fiume Piave. Pedalando lungo le sponde del fiume, possiamo vivere momenti esclusivi: come entrare in connessione con la natura, con la Grande Guerra, con i cambiamenti economici e sociali e con la storia delle popolazioni che vi vivono.

La Ciclovia del Piave è un progetto in via di sviluppo che prevede la creazione di un percorso lungo ben 220 km. Dalla montagna al mare per unire due siti Patrimonio Unesco molto diversi tra loro: Venezia con la sua Laguna e le Dolomiti. Il nostro viaggio inizia a Nord di Ponte di Piave, da Cimadolmo, il paese dell’asparago bianco, si scende seguendo la corrente del fiume utilizzando parte della ciclabile in costruzione.

LA VISTA (arte e cultura)

Risalire o discendere le sponde del Piave in bicicletta ci dà la possibilità di personalizzare il nostro viaggio.

Possiamo decidere per musei, il Piave e la Grande Guerra, castelli, torri e abbazie, le chiese affrescate, i grandi capolavori del Piave, gli opifici storici, le ville e i paesaggi del Piave. Possiamo scegliere se comprenderli tutti o solo una parte. Fantastico!

L’UDITO (storia)

Una delle canzoni patriottiche più conosciute in Italia– e una delle pochissime che ancora si ricordano– è la “Leggenda del Piave” che comincia così: “Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio / dei primi fanti il 24 maggio”. E se la sentirete fischiettare mentre pedalate con la vostra bicicletta, ricordatevi che a scriverla è stato un compositore e poeta napoletano.

Il fiume Piave è la testimonianza silenziosa di una tra le più grandi tragedie umane: la prima guerra mondiale. La parte sud del corso del fiume è stata una  linea strategica nel novembre 1917 parallelamente alla disfatta di Caporetto. Con il passaggio sulla riva destra di quel che era rimasto delle truppe italiane e la distruzione dei ponti, il fiume è stato la linea difensiva contro le truppe austriache e tedesche. Linea di difesa che resistette fino alla battaglia di Vittorio Veneto (ottobre 1918) quando finalmente il nemico fu sconfitto. Dopo l’armistizio (4 novembre 2018) iniziò l’opera di costruzione per la messa in sicurezza degli argini del Piave.

L’OLFATTO (natura)

Questo nostro viaggio è prima di tutto un viaggio nella storia, la storia di un fiume che ha visto i navigatori veneziani entrare in contatto con i popoli che vivevano lungo il suo corso.

Ma è anche un viaggio nella biodiversità alpina e lagunare del territorio.  Un itinerario che può e dovrebbe essere vissuto anche come un percorso interiore: ricordiamoci che siamo sulle rive del fiume Sacro alla Patria.

Il GUSTO (enogastronomia)

Il Piave è un fiume pieno di storie, il protagonista di leggende e gesta eroiche,  ma anche di tradizioni contadine e dunque di sapori unici.

Il nostro potrebbe essere un viaggio enogastronomico in bicicletta, un viaggio nel viaggio. Scopriremo i piatti della tradizione e i vini che hanno fatto la storia di questo territorio. Il pesce di fiume che la fa da padrone sulle tavole assieme ai formaggi e salumi tipici di una bontà unica. I piatti sono sempre impreziositi, in stagione, dal Radicchio IGP di Treviso. Lungo il corso del Piave i terreni sono alluvionali e per questo molto ricchi di vitigni che si perdono ai nostri occhi.

Ma il vero tesoro di questo territorio è l’asparago bianco I.G.P. coltivato fin dal 1679. Le condizioni favorevoli del terreno e il clima temperato, hanno saputo fare di una pianta spontanea una delle varietà più pregiate.

TATTO (impegno fisico)

Si parte da Cimadolmo, comune che si estende per oltre 7 km lungo la riva sinistra del fiume Piave. Il 50% del territorio si sviluppa dentro agli argini del fiume sacro alla patria. La Piave è di media lunghezza, non riserva nessuna difficoltà altimetrica, bisogna solo stare attenti a certe insidie che riserva il terreno (buche e radici) in certi passaggi all’interno delle aree boschive o all’interno delle grave. Inoltre, con le sue acque torrentizie, il fiume cambia il proprio corso a ogni piena. Per questa ragione  potrebbero essere necessarie delle piccole deviazioni per evitare eventuali punti non percorribili a causa dell’acqua.

DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI

I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).

Si ricorda che tutti gli itinerari sono aperti al traffico veicolare, pertanto devono essere percorsi rispettando il codice della strada e delle vigenti leggi.

L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.

L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.

Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.

I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.

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