GIRASILE

GRAVEL IN THE LAND OF VENICE

PROVINCIA: TREVISO

LOCALITÀ DI PARTENZA: TREVISO

INTERESSE: ELEVATO

PROVINCIA: TREVISO
LOCALITÀ DI PARTENZA: TREVISO
INTERESSE: ELEVATO

MAPPA E ALTIMETRIA

Mappa Girasile
planimetria girasile

DATI DEL PERCORSO

63,6 km. 90 mt. disl.+ 02:45′ 11 mt. 27 mt.
lunghezza dislivello tempo quota min. quota max
63,6 km. 90 mt. disl.+ 02:45′
lunghezza dislivello tempo
11 mt. 27 mt.
quota min. quota max

Arte cultura

La storia

La natura

Eno-gastronomia

Impegno fisico

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 12,3%
SENTIERO 23,5%
NON ASFALTATA 0
STERRATO 16,1%
PAVÈ 1,1%
LASTRICATO – STRADA BIANCA 25,6%
ASFALTO 21,4%

PUNTI DI PASSAGGIO

TREVISO Porta Santi Quaranta
ZERO BRANCO Percorso ciclonaturalistico Sambuco
QUINTO DI TREVISO Itinerario dei Mulini
Percorso ciclabile Treviso – Ostiglia
Oasi di Cervara
BADOERE La Rotonda
MORGANO Albero monumentale
VEDELAGO Bosco dei Fontanassi
Risorgive del Sile

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 12,3%
SENTIERO 23,5%
NON ASFALTATA 0
STERRATO 16,1%
PAVÈ 1,1%
LASTRICATO – STRADA BIANCA 25,6%
ASFALTO 21,4%

PUNTI DI PASSAGGIO

TREVISO
Porta Santi Quaranta
ZERO BRANCO
Percorso ciclonaturalistico
Sambuco
QUINTO DI TREVISO
Itinerario dei Mulini
Percorso ciclabile Treviso-
Ostiglia
Oasi di Cervara
BADOERE
La Rotonda
MORGANO
Albero monumentale
VEDELAGO
Bosco dei Fontanassi
Risorgive del Sile

L’energia dell’acqua che circonda questo percorso ci avvolge mentre pedaliamo con la nostra bicicletta e ci infonde di vitalità. Il percorso si sviluppa all’interno del Parco Regionale Nazionale del fiume Sile. Un fiume creato dall’acqua che sgorga dalla terra, acqua di risorgiva piena di vita e di mistero.

LA VISTA (arte e cultura)

L’arte e la cultura si fondono con la storia, una storia antica, fatta da uomini in piena sintonia con la natura. Lo sguardo, attraverso i mulini, ci condurrà all’interno di questa storia e ce la farà rivivere come il tempo non fosse mai trascorso.
È a Quinto di Treviso che si trovano la maggior parte dei mulini come Il complesso molitorio di Cervara con la passerella recentemente ricostruita per accedere al mulino e alla palude che costituisce uno splendido biotopo denominato appunto Oasi di Cervara. Al suo interno possiamo ammirare diverse macine di varie epoche nonché alcuni affreschi. Sono poi ben conservati altri due complessi molitori: i mulini Grendene e Bordignon e, dal lato opposto della statale Treviso-Padova, in via Rosta, il complesso dei mulini Rachello e Favaro. Il Mulino Bordignon, sulla sponda destra del Sile conserva ancora oggi il nome del mugnaio (Gaudio Bordignon) che all’inizio del XVIII secolo lo conduceva, allora a tre ruote. D’interesse senz’altro il Mulino Favaro dopo il restauro che lo ha trasformato in ristorante. Sulla sponda opposta rispetto al mulino Favaro e collegato con una passerella in legno, il Molino Rachello è l’unico ad essere tutt’ora attivo nel territorio di Quinto.
Lungo il fiume s’incontrano anche le antiche fornaci, le prime industrie, alcune ancora in piena attività.

L’UDITO (storia)

Transitando sul tratto del percorso dell’ex ferrovia militare Treviso-Ostiglia, che attraversava tutto il Veneto, ci sembrerà di sentire lo sferragliare del treno che lento lento e sbuffando, trasportava le merci per i militari. Attualmente sono percorribili su pista ciclabile 70 km dei 116 della vecchia ferrovia.
La storia ci racconta anche dell’Alzaia del Sile: la riva da dove i buoi o i cavalli tiravano le imbarcazioni controcorrente legati con una fune che si chiamava, appunto, alzaia ma detta dai trevigiani strada Restera. Il transito delle merci su grandi barche è iniziato nel medioevo fino agli anni ’60. I segni sono ancora molto evidenti a testimonianza dell’esistenza di una storico collegamento fra gli abitanti, i barcari e le vie d’acqua.

L’OLFATTO (natura)

La natura con i suoi profumi ci pervade lungo tutto il percorso e conquista tutti i nostri sensi. Siamo all’interno di un parco dove le oasi naturalistiche ne sono parte integrante. Come l’Oasi naturalistica di Cervara dove possiamo perderci lungo stradine fitte di vegetazione e ammirare le numerose specie di uccelli che vi svernano o nidificano come il Martin Pescatore, il Tuffetto, il Cigno reale. All’interno dell’Oasi c’è anche l’orto botanico dove sono raccolte e classificate circa 50 specie di vegetali, alcune delle quali molto rare.
Proseguendo si arriva anche nella passerella sui ‘fontanazzi’, un camminamento che permette di osservare da vicino l’interessante fenomeno naturale delle risorgive.

Il GUSTO (enogastronomia)

L’enogastronomia ha posto le sue radici nella storia che caratterizza questo territorio. Una storia di agricoltura e di pesca. Oggi con particolare attenzione ai prodotti tipici che si fregiano del marchio europeo IGP come il radicchio rosso di Treviso, il radicchio variegato di Castelfranco Veneto e l’asparago bianco di Badoere. E dalle cristalline acque del Sile, la trota e lo storione.

TATTO (impegno fisico)

Nessuna difficoltà altimetrica, percorso pianeggiante, asse portante del percorso sono le ciclabili del Girasile e l’Ostiglia.
Usciti da Treviso, ci si dirige verso Zero Branco, per poi all’altezza di Villa Guidini dirigersi verso Quinto di Treviso. Si attraversa la bellissima oasi naturalistica del Laghetto Biasuzzi, percorrendo l’itinerario dei Mulini che ci collegherà con l’Ostiglia. A Santa Cristina, entreremo nei percorsi sterrati e rurali del Girasile fino a giungere alle sorgenti presso il Bosco dei Fontanazzi. Lungo il tragitto avremmo la possibilità di ammirare un centenario e monumentale Cipresso di Laguna. Al  rientro, riserviamoci il tempo per visitare l’oasi naturale di Santa Cristina con il suo bellissimo mulino.

DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI

I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).

Si ricorda che tutti gli itinerari sono aperti al traffico veicolare, pertanto devono essere percorsi rispettando il codice della strada e delle vigenti leggi.

L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.

L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.

Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.

I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.

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