IL MANDORLATO

GRAVEL IN THE LAND OF VENICE

PROVINCIA: VICENZA

LOCALITÀ DI PARTENZA: COLOGNA VENETA (VR)

INTERESSE: SUPERLATIVO

PROVINCIA: VICENZA
LOCALITÀ DI PARTENZA: COLOGNA VENETA (VR)
INTERESSE: SUPERLATIVO

MAPPA E ALTIMETRIA

Mappa percorso Il Mandorlato
Altimetria percorso Il Mandorlato

DATI DEL PERCORSO

61,6 km. 950 mt. disl.+ 05:00′ 10 mt. 250 mt.
lunghezza dislivello tempo quota min. quota max
61,6 km. 950 mt. disl.+ 05:00′
lunghezza dislivello tempo
10 mt. 250 mt.
quota min. quota max

Arte cultura

La storia

La natura

Eno-gastronomia

Impegno fisico

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 0
SENTIERO 0
NON ASFALTATA 33,0%
STERRATO 0
PAVÈ 3,0%
LASTRICATO – STRADA BIANCA 33,4%
ASFALTO 30,6%

PUNTI DI PASSAGGIO

COLOGNA VENETA Festa del Mandorlato
LONIGO Parco Ippodromo
Villa San Fermo Giovanelli
Palazzo Rocca Pisani
MONTE DEL ROCCOLO
Sentiero dei Frati
VALLE DEI MOLINI …un silenzioso paradiso naturale
SAN GERMANO DEI BERICI
CAMPOLONGO Villa Dolfin Mistrorigo
MONTE MOLINETTO
ORGIANO

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 0
SENTIERO 0
NON ASFALTATA 33,0%
STERRATO 0%
PAVÈ 3,0%
LASTRICATO – STRADA BIANCA 33,4%
ASFALTO 30,6%

PUNTI DI PASSAGGIO

COLOGNA VENETA
Festa del Mandorlato
LONIGO
Parco Ippodromo
Villa San Fermo Giovanelli
Palazzo Rocca Pisani
MONTE DEL ROCCOLO
Sentiero dei Frati
VALLE DEI MOLINI
…un silenzioso paradiso naturale
SAN GERMANO DEI BERICI
CAMPOLONGO
Villa Dolfin Mistrorigo
MONTE MOLINETTO
ORGIANO

Cologna Veneta è famosa per la produzione del mandorlato preparato con l’uso esclusivo delle mandorle. E il percorso ne prende il nome e anche il sapore.

LA VISTA (arte e cultura)

A Cologna Veneta la pace regna sovrana e la bellezza naturale si fonde con quella architettonica, creando un’atmosfera magica e incantevole. Visitare questo luogo è un’esperienza indimenticabile, che lascia un’impronta indelebile nella mente e nel cuore di chi ha la fortuna di viverla.
Prima di partire per il vostro viaggio, visitate il centro storico di questa incantevole cittadina ricca di tracce lasciate da un passato che sembra ancora vivere. Come la Torre in Corso Guà. In origine era una delle dodici torri a due solai di legno della cerchia muraria che cingeva Cologna. O il Palazzo pretorio costruito in laterizi, denominato Capitaniato, fu antica residenza di Pretori e Governatori di Cologna. E il Castello scaligero sorto verso l’XI secolo, venne distrutto verso il 1200 dai Montecchi guelfi, fazione predominante della repubblica Veronese. Degli otto torrioni che componevano la rocca del castello scaligero, oggi ne rimane solamente uno, visibile vicino al campanile. Nella muratura si possono notare diversi strati di ciottoli che formano una scala, particolarità che distingueva le costruzioni scaligere.

L’UDITO (storia)

Solo ammirando i resti delle mura, della rocca e delle torri merlate si può comprendere il grande splendore che visse questa cittadina in epoca medievale.
Con la dominazione della famiglia dei Maltraversi, Cologna viene circondata da una cinta muraria, che viene ulteriormente rafforzata durante il governo degli Scaligeri e quello dei Visconti. Testimonianza di queste trasformazioni architettoniche tardo medievali è il Castello, di cui oggi rimane una possente torre affiancata al Duomo. Dopo un breve periodo di disordine politico, con il XV secolo il centro viene conquistato dalla Serenissima. La Repubblica veneziana garantisce alla città un lungo periodo di prosperità economica, che si riflette in un abbellimento delle strutture urbane e in un ampliamento del centro abitato. Sulla scorta di questo nuovo corso anche la cinta muraria viene ridisegnata, sviluppando nuovi apparati difensivi in grado di tutelare la città. E’ a questa altezza temporale, ad esempio, che si edifica la Torre Civica, tuttora visitabile.

L’OLFATTO (natura)

Avrete il privilegio di pedalare su un’area collinare poco conosciuta, un intreccio di sentierini e stradine interpoderali.
L’elemento acqua vi lascerà stupiti assieme a quello di terra, tipico della pianura e delle sue coltivazioni estese che regalano, nei giorni tersi, orizzonti di vedute che spaziano dai Colli Euganei alle Dolomiti.

Il GUSTO (enogastronomia)

Cologna Veneta vi accoglierà con uno scrigno di sapori.
Questa cittadina è diventata famosa per la produzione del mandorlato che ha due esclusive caratteristiche: durezza e friabilità.
Purtroppo si è incerti sulla sua origine, ma di una cosa si è sicuri: gli ingredienti che compongono questo dolce, che gli antichi chiamavano il “cibo degli dei”, sono miele, albume d’uovo, zucchero e (ovviamente) mandorle sbucciate e tostate. Si consiglia di accompagnarlo alla mostarda veneta, una purea di mele cotogne, zucchero ed essenza di senape.

TATTO (impegno fisico)

La prima parte di questo itinerario è pianeggiante lungo ciclabile fino a Lonigo. Si affronta poi la salita che porta sull’altopiano del Botteghino, con sterrati molto belli immersi fra coltivazioni e vigneti. Dopo la discesa in Val Liona, si risale per la bellissima Valle dei Molini che sarà una piacevole scoperta per il ciclista. Da San Germano dei Berici si affronteranno le due impegnative salite di Campolongo e Monte Olivetto. Da Orgiano, il rientro al punto di partenza ci riserverà un bel passaggio tecnico fra le cave di Montese.

DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI

I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).

Si ricorda che tutti gli itinerari sono aperti al traffico veicolare, pertanto devono essere percorsi rispettando il codice della strada e delle vigenti leggi.

L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.

L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.

Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.

I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.

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